Riscaldamento e raffrescamento nelle abitazioni
Scegliere caldaie e condizionatori ad alta efficienza energetica
Il costo per il riscaldamento della nostra abitazione (e produzione di acqua calda sanitaria) rappresenta una delle maggiori voci di spesa per il nostro portafoglio. L’aumento continuo del costo del gas e della fornitura di energia elettrica (legato all'aumento delle quotazioni del petrolio) e la quasi totale dipendenza dell’ Italia dall’ estero per l’approvvigionamento di energia elettrica hanno fatto sì che tale spesa continuasse ad aumentare. Dal momento che il costo dell’energia non potrà diminuire nei prossimi anni, va da sé che per ridurre i consumi di energia e quindi la bolletta, è necessario progettare e costruire abitazioni ad elevate prestazioni energetiche (un involucro efficiente con minime dispersioni termiche) con un impianto termico ad alto rendimento. Nel caso di ristrutturazione di un edificio esistente, dovrà avere come obiettivo quello della riqualificazione energetica, ad esempio con la sostituzione di serramenti a bassa trasmittanza e caldaie performanti (a condensazione). Infine ognuno di noi, attraverso un corretto comportamento e piccoli accorgimenti, potrà contribuire a ridurre gli sprechi di energia.
Riscaldamento: impianto termico
È importante precisare che quando si parla di impianto termico non ci riferisce solo alla caldaia, ma anche ad altre componenti, quali la rete di distribuzione dell’acqua o dell’aria calda, i termosifoni, sistemi di regolazione (termostati, valvole,..).
Quale deve essere la scelta nell’acquisto di una nuova caldaia?
La caldaia rappresenta il cuore dell’impianto termico, dove viene bruciato il combustibile per produrre energia termica che viene ceduta al fluido termovettore (aria o acqua) che circolerà poi nell’impianto (es. radiatori a parete). Normalmente il parametro che più ci interessa è il rendimento della caldaia. Minori saranno le perdite di calore (ovvero energia dispersa all’esterno e non trasferita al fluido termovettore), maggiore sarà il rendimento della caldaia. La scelta della caldaia deve essere fatta inoltre in base alle caratteristiche dell’abitazione/edificio, dell’ubicazione e della destinazione d’uso (commerciale o residenziale). Il consiglio è sempre quello di affidarvi ad un tecnico competente, che vi sappia consigliare anche sulle problematiche energetiche. Il rischio è quello di sovradimensionare o sottodimensionare l’impianto per il suo utilizzo nella stagione di riscaldamento. Nei mesi non invernali, con una caldaia standard sovradimensionata si corre il rischio di sprecare energia, in quanto raggiungerebbe rapidamente la temperatura programmata con lunghi e frequenti periodi di spegnimento durante i quali si avrebbe dispersione di calore. Sia per impianti autonomi che centralizzati una buona scelta è quella di utilizzare una caldaia a condensazione. La caldaia a condensazione ha il vantaggio, rispetto alla caldaia tradizionale, di poter recuperare il calore contenuto nei fumi di scarico, mediante il loro raffreddamento. Proprio per questa caratteristica le caldaie a condensazione hanno valori di rendimento superiori rispetto alle caldaie tradizionali, con un risparmio energetico tra il 30% e 50%. Le migliori prestazioni si ottengono se si abbina una caldaia a condensazione con impianti che funzionano a basse temperature (30-50°C), quali i pannelli radianti a pavimento. In questo caso il rendimento termico nominale è superiore al 100%.
Termosifoni o radiatori
I termosifoni, gli aerotermi, i pannelli radianti rappresentano la parte terminale dell’impianto termico ed hanno la funzione di cedere calore all’ambiente in cui sono installati, sfruttando i principi di convezione ed irraggiamento. Nella maggior parte delle abitazioni sono presenti termosifoni posizionati sulle pareti interne. Aerotermi e pannelli radianti sono meno comuni, e verranno trattati in un articolo a parte. I termosifoni o radiatori, all’interno dei quali circola l'acqua calda prodotta dalla caldaia, sono costruiti con diversi materiali (alluminio, acciao e ghisa) e possono essere a "elementi", "tubolari" o a "piastra radiante". La forma dei termosifoni determina la quantità di calore che riescono a cedere all’ambiente. Maggiore è la superficie esterna a contatto con l’aria maggiore sarà l’emissione termica. I termosifoni in ghisa sono i più economici, si riscaldano più lentamente e rilasciano il calore in un tempo più lungo rispetto ai termosifoni in acciaio, che hanno anche dei costi maggiori. Proprio per questa caratteristiche il loro utilizzo è indicato nelle abitazioni dove si risiede per molto tempo. La ghisa è anche un materiale molto affidabile e di lunga durata e, per questo motivo, sono tuttora utilizzati. I termosifoni in acciaio ed in alluminio si riscaldano molto velocemente, raffreddandosi lentamente. Ricordo sempre che la scelta del numero e del tipo di radiatori da installare nella propria abitazione deve essere fatta da un tecnico specializzato (termotecnico).
Raffrescamento: utilizzo dei condizionatori d'aria in estate
Nel 2020 il numero di climatizzatori installati in Italia, per il raffreddamento dei locali in estate, potrebbe raggiungere i 18 milioni, con incrementi tra un anno e l’altro a doppia cifra. Ovviamente questo ha portato a picchi di consumo energetico nei periodi estivi particolarmente caldi. L’uso indiscriminato dei condizionatori può però causare problemi per la salute. Una buona regola è quella di tenere nel locale raffreddato una temperatura inferiore di 4-6 °C rispetto a quella esterna. Una costante pulizia dei filtri e lo spegnimento del condizionatore almeno 30 minuti prima di uscire sono altre indicazioni da rispettare per il proprio benessere. I condizionatori si dividono in due grandi famiglie:
- pompe di calore
- raffrescatori
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