La caldaia a condensazione
Ridurre il consumo energetico utilizzando un caldaia a condensazione
L’utilizzo corretto di una caldaia a condensazione può consentire di ottenere un risparmio energetico rispetto alle caldaie tradizionali (può arrivare al 30% annuo) e un minor inquinamento. La tecnologia utilizzata non sfrutta solo il calore dei fumi prodotti dalla combustione ma permette di recuperare parte del calore contenuto nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, consentendo un migliore sfruttamento del combustibile e quindi il raggiungimento di rendimenti più alti a cui è associata una riduzione dei consumi. Infatti, mentre nelle caldaie tradizionali i gas residui della combustione sono espulsi ad una temperatura di circa 110°C, nella caldaia a condensazione, prima di essere espulsi, i gas attraversano uno scambiatore di calore, all’interno del quale il vapore acqueo condensa, cedendo parte del calore latente di condensazione all’acqua del circuito primario. Il risultato è che i gas di scarico fuoriescono ad una temperatura di 40°C e viene recuperato il calore che altrimenti sarebbe andato disperso. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita risulta essere uguale al valore della temperatura di mandata dell’acqua, ben inferiore quindi ai 140-160°C dei generatori ad alto rendimento ed ai 200-250°C dei generatori di tipo tradizionale. Proprio per le basse temperature dei fumi, le caldaie a condensazione utilizzano canne fumarie in acciaio inox o addirittura in plastica. Esse necessitano anche di un tubo per lo scarico dell’acqua di condensa che si forma durante il loro funzionamento.
Risparmio Energetico
La caldaia a condensazione, a parità di energia fornita, consuma meno combustibile rispetto ad una di tipo tradizionale. Infatti, la quota di energia recuperabile è dell'ordine del 16-17%. Con le caldaie a condensazione si raggiungono risparmi nell’ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80°C, a 60°C del 20-30%. Le caldaie a condensazione esprimono il massimo delle prestazioni quando vengono utilizzate per riscaldare case grandi ben isolate, con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50°C), come ad esempio con impianti a pannelli radianti, riscaldamento a pavimento o a zoccolino. Se abbinati a pannelli radianti, che hanno bisogno di tempo per entrare in temperatura, l’ottimale è che le caldaie a condensazione rimangano sempre accese (possibile soprattutto in climi freddi). Hanno prestazioni migliori, rispetto alle caldaie tradizionali, anche se vengono utilizzato con radiatori regolati in modo da non essere troppo caldi, quindi nel caso di abitazioni ben isolate (bassa dispersione di calore). Inoltre grazie alle caratteristiche costruttive della caldaia a condensazione, quando si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è possibile sceglierne una di potenza nominale minore. Se si completa il sistema con l’integrazione di pannelli solari per la produzione di ACS è possibile notare che dalla combinazione di pannelli solari e caldaia a condensazione si ottengono risparmi sull’ordine del 50-60%.
Vi interessa ridurre i consumi energetici nella vostra abitazione? Leggete il seguente articolo: Interventi per ridurre i consumi energetici.
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