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FONTI DI ENERGIA NON RINNOVABILI

Le fonti di energetica non rinnovabili sono quelle che non si rigerano e prima o poi si esauriranno, ovvero tutti i combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas naturale e l’uranio.

FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE

Le fonti di energia rinnovabile sono delle fonti energetiche che si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani", come i combustibili fossili ed i combustibili nucleari. Possiamo considerare fonti di energia rinnovabili le seguenti:
- Energia solare (sole)
- Energia eolica (vento)
- Energia idrica (acqua)
- Energia geotermica (calore interno terra)
- Energia dalle biomasse (legno, rami,..).

COS’È L’EFFETTO SERRA?

L’effetto serra è un particolare fenomeno di regolazione della temperatura di un pianeta provvisto di atmosfera che, attraverso la presenza di alcuni gas (detti appunto "gas serra"), consente di controllare il normale equilibrio termico del nostro pianeta, evitandone il surriscaldamento. L’aumento della concentrazione di tali gas tende a bloccare l’emissione di calore dalla superficie terrestre, causando un effetto di riscaldamento della superficie terrestre e della parte più bassa dell’atmosfera.

Il consumo energetico nelle abitazioni residenziali

Oggi l’80% del consumo energetico è dovuto a fonti di energia non rinnovabili

Il consumo energetico nelle abitazioni residenziali

Il continuo aumento dei consumi di energia a livello mondiale stà generando un notevole incremento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, dovuto alle ingenti quantità di combustibili fossili che vengono bruciati per rendere disponibile questa energia. L’energia utilizzata nel mondo proviene infatti per oltre l’80% da combustibili fossili. L’effetto serra causato da questo gas stà influendo in maniera rilevante sugli equilibri climatici del nostro pianeta, con un aumento della temperatura media del globo terrestre stimata da 1 a 3,5 gradi nei prossimi 100 anni. È chiaro quindi che si vogliono minimizzare gli effetti che si potranno avere sul clima della terra, bisognerà ridurre i consumi di energia e produrre energia pulita utilizzando fonti di energia rinnovabili, al posto dei combustibili fossili. Altrettanto importante è che ognuno di noi dia un contributo nel ridurre gli sprechi di energia, utilizzando piccoli accorgimenti nel nostro vivere quotidiano. Il risparmio energetico è un interesse comune. Bisogna essere consapevoli che ridurre i consumi di energia significa non solo ridurre le emissioni di CO2 nell’aria e rendere meno dipendente l’Italia dai paesi produttori di energia, ma anche migliorare la qualità della nostra vita e pagare bollette meno care.

Consumi di energia elettrica nelle abitazioni

Il consumo medio di una famiglia italiana è di circa 3000 kW/h ed è determinato dall’illuminazione, dal riscaldamento dell’acqua e dagli elettrodomestici. Nella figura sono riportati in un grafico a torta [Fonte ENEA] i consumi energetici domestici:

Consumi di energia per le utenze domestiche

Tenendo conto che nel percorso dalla produzione di energia elettrica fino al suo utilizzo per le singole utenze domestiche se ne perde oltre il 60%, risulta evidente che per ogni kW/h consumato viene prodotto inquinamento per 3 kW/h.

Controllare i consumi di energia per il riscaldamento ambientale

L’art. 4 del DPR 412/93 dice che "durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di climatizzazione invernale, la media aritmetica delle temperature dell’aria nei diversi ambienti di ogni singola unità immobiliare non deve superare i 20°C ,con una tolleranza di + 2°C, per gli edifici residenziali (categoria E.8)". Inoltre, al fine di contenere i consumi energetici, l’Italia è stata suddivisa in 6 zone climatiche (A-F), per ognuna delle quali è stato stabilito il periodo dell’anno in cui è possible accendere il riscaldamento e il numero massimo di ore al giorno in cui è possibile tenerlo acceso, come riportato nella tabella seguente:

Tabella zone climatiche

Per mantenere sotto controllo la temperatura è sufficiente agire, nel caso di impianto di riscaldamento autonomo, sul termostato, impostandolo ad una temperatura di 17/18°C. La presenza di una o due persone farà salire la temperatura in casa di 1/2°C. Nel caso di impianto centralizzato, sarà comunque possibile regolare la temperatura interna della propria abitazione, installando un termostato termomeccanico in sostituzione della classica manopola del termosifone. Se siete curiosi di sapere in che zona climatica si trova il vostro Comune, scaricate il seguente documento Zone Climatiche Italia.

Vi interessa ridurre i consumi energetici nella vostra abitazione? Leggete il seguente articolo: Interventi per ridurre i consumi energetici.

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