Pompa di calore
Princio di funzionamento ed efficienza di una pompa di calore
Le pompe di calore sono macchine termiche che operano trasferendo calore da un ambiente a temperatura più bassa (sorgente fredda) ad un altro a temperatura più alta (sorgente calda), utilizzando energia elettrica. Esse operano con lo stesso principio del frigorifero e del condizionatore d’aria. Le pompe di calore possono essere classificate in base alla natura della sorgente fredda (primo termine) e di quella calda (secondo termine), che possono essere ad aria oppure ad acqua:
- pompa calore acqua-acqua: dove verrà riscaldata acqua trasferendo calore da altre acque;
- pompa calore acqua-aria: dove verrà riscaldata aria attingendo calore da acqua;
- pompa calore aria-aria: dove verrà riscaldata aria trasferendo calore da altra aria;
- pompa calore aria-acqua: preleva il calore dall’aria esterna e lo trasferisce all’acqua.
La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da uno speciale fluido (frigorigeno) che, a seconda delle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova, assume lo stato di liquido o di vapore. I principali componenti sono:
- un compressore
- un condensatore
- una valvola di espansione
- un evaporatore
Efficienza della pompa di calore
Abbiamo visto sopra come nel corso del suo funzionamento, la pompa di calore: consuma energia elettrica nel compressore; assorbe calore nell’evaporatore, dal mezzo circostante, che può essere aria o acqua; cede calore al mezzo da riscaldare nel condensatore (aria o acqua). Il vantaggio di una pompa di calore deriva dalla sua capacità di fornire più energia di quella elettrica impiegata per il suo funzionamento in quanto estrae calore dall’ambiente esterno (aria - acqua). L’efficienza di una pompa di calore è misurata dal coefficiente di prestazione C.O.P. (Coefficient Of Performance) che esprime il rapporto tra energia fornita ed energia elettrica consumata. Il C.O.P. è variabile a seconda del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento ed ha, in genere, valori prossimi a 3-4, ovvero per 1 kWh di energia elettrica consumato, fornirà 3kW (2580 kcal) di calore al mezzo da riscaldare. Il C.O.P. sarà tanto maggiore quanto più bassa è la temperatura a cui il calore viene ceduto (nel condensatore) e quanto più alta quella della sorgente da cui viene assorbito (nell’evaporatore). Al di sotto di una temperatura compresa tra -2°C e 2°C la pompa di calore si disattiva in quanto le sue prestazioni si ridurrebbero significativamente. Va tenuto conto inoltre che la potenza termica resa dalla pompa di calore dipende dalla temperatura a cui la stessa assorbe calore.
In funzione dell’effetto utile che interessa, è possibile definire un COP di riscaldamento e uno di raffreddamento:
dove Qfreddo è la quantità di calore estratta da un serbatoio freddo alla temperatura Tfredda e Qcaldo è la quantità di calore distribuita a un serbatoio caldo alla temperatura Tcalda. In fase di raffreddamento la prestazione di una pompa di calore è descritta dall’EER (Energy Efficiency Ratio); la pompa di calore è solitamente più efficiente nel riscaldamento che nel raffreddamento, dato che la macchina dissipa sempre una parte di energia in calore, calore che può essere usato per il riscaldamento.
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