Proroga Superbonus 110% fino al 2023
Incentivi fiscali per efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico
Il Decreto Rilancio (D.Lgs. 19/05/2020, n.34), entrato in vigore il 19 luglio 2020, ha portato al 110% (Superbonus) lo sgravio fiscale di detrazione delle spese sostenute dal 1º luglio 2020 al 30 giugno 2022, nel caso di interventi in ambito di efficientamento energetico, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di sistemi per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Queste regole si sommano a quelle già esistenti relative al recupero del patrimonio edilizio (SismaBonus) e alla riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus) e possono essere applicate se gli interventi effettuati fanno ottenere il doppio salto di classe energetica. Il bonus 110% nasce quindi come potenziamento di ecobonus e sismabonus.
Proroga superbonus 110% (Decreto legge n.59 del 2021)
Il Decreto legge n.59 del 2021, attualmente in vigore, ha introdotto nuove scadenze per il superbonus 110%. In particolare, per quanto riguarda gli interventi effettuati su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, il termine ultimo è stato portato al 31 dicembre 2022, a patto di aver completato, entro il 30 giugno 2022, almeno il 60% dei lavori di riqualificazione (60% del totale del SAL). Per i proprietari di case singole e indipendenti, invece il termine ultimo è stato fissato al 30 giugno 2022. Per i condomini, la nuova scadenza è il 31 dicembre 2022, senza vincoli sullo stato di avanzamento dei lavori, per le case popolari (IACP) il 30 giugno 2023, mentre per cooperative, Onlus, associazioni e società sportive dilettantistiche la scadenza rimane al 30/6/2022.
Nuova proroga inserita nella Legge di Bilancio 2022 (agg. 13/01/2022)
Nella Legge di Bilancio 2022, è stato inserita una ulteriore proroga per l’applicazione del Superbonus. Per quale motivo è necessaria una ulteriore proroga? Da un lato la necessità di più tempo, perchè i lavori procedono molto lentamente, le imprese edili sono sovraccaricate di lavoro a causa del boom di richieste e c’è una carenza di figure professionali (tecnici), mentre dall’altro la volontà da parte di tutte le parti coinvolte di prorogare una misura utile.
Occorre tuttavia fare un distinguo tra abitazioni private, condomini e case popolari, dal momento che sono state trattate in modo diverso e considerate con diversa priorità riguardo ad una possibile proroga.
Procediamo con ordine è vediamo, per le diverse tipologie di abitazioni, quali sarebbero le nuove tempistiche previste per il superbonus 110%:
- condomini, edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche: proroga fino a tutto il 2023 con detrazione piena. L’aliquota poi decresce per diventare 70% nel 2024 e 65% nel 2025;
- IACP e immobili di proprietà delle cooperative: la scadenza del superbonus 110 viene portata al 31 dicembre 2023 e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dell’intervento complessivo;
- unifamiliari: proroga fino a tutto il 2022 senza più vincolo legato al tetto Isee di 25.000 euro. Sarà però necessario alla data del 30 giugno 2022 aver eseguito il 30% dei lavori;
- associazioni e società sportive dilettantistiche su spogliatoi e affini: confermata la detrazione fino al 30 giugno 2022;
- Onlus, Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato: confermata la detrazione fino al 31 dicembre 2023;
Nel caso di unifamiliari la proroga varrà per tutte le prime e seconde case, senza più un limite vincolato alle sole abitazioni principali.
Decreto Antifrode
Dal 12 novembre 2021 è entrato in vigore, sia per il Superbonus 110% che per gli altri Bonus Casa, il decreto anti-frode, con l’obiettivo dichiarato di frenare le frodi nell’ambito dei vari bonus edilizi a cui è stata estesa la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. È stata anche decisa la non applicabilità del decreto antifrode agli interventi di edilizia libera rientranti nei bonus casa con un tetto di spesa fino a 10.000 euro. In questo modo non ci sarà l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione delle spese per tutti i bonus edilizi nel caso si opti per lo sconto in fattura o della cessione del credito.
Modalità di pagamento con Sconto in Fattura o Cessione del Credito
La possibilità di cessione del credito o di applicare lo sconto in fattura è stata prorogata di 3 anni (fino al 31 dicembre 2025). Sconto in fattura e cessione del credito, sono due alternative alla detrazione d’imposta, che prevede che il cittadino effettui il pagamento per poi recuperare la spesa sostenuta in 5 rate annuali di pari importo, per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021, o in 4 rate annuali per le spese effettuate nel 2022. Utilizzando lo sconto in fattura la detrazione viene applicata direttamente in fattura, con l’impresa che otterrà quanto gli spetta dallo Stato. Nel caso invece della cessione del credito si cede appunto quanto maturato ad un istituto bancario, naturalmente scontando gli interessi come sempre accade in questi casi.
Documenti Agenzia dell’Entrate sul SuperBonus 110%
Per maggiori informazioni potete scaricare la seguente documentazione dal sito dell’Agenzia dell’Entrate. Nella Guida al Superbonus 110% sono riportate (da pagina 19) anche le tabelle che riepilogano le agevolazioni previste per gli interventi di efficientamento energetico (Tabella n. 1), antisismici (Tabella n. 2), finalizzati congiuntamente all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico degli edifici (Tabella n. 3), nonchè gli interventi ammessi al Superbonus (Tabella n. 4):
- Guida Agenzia Entrate Superbonus 110%
- FAQ sull’agevolazione Suberbonus 110%
- Circolare n. 24/E
- Provvedimento dell’8 agosto
Se volete inviarci una richiesta di informazioni potete cliccare sul seguente link: accesso a Superbonus 110%.
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