3 consigli per cucinare risparmiando energia
Utilizzare degli accorgimenti per ridurre i costi della bolletta
Quella per il buon cibo resta una delle grandi passioni degli italiani, d’altronde la dieta mediterranea è riconosciuta come la migliore e la più salutare al mondo, grazie alla ricchezza e alla qualità degli ingredienti a disposizione. Materie prime che si combinano per restituire ricette e piatti inimitabili, con pasta e pizza che sono solo una piccola parte della grande tradizione del nostro paese. La diversità del territorio e la peculiarità di ogni regione rappresentano una risorsa che non ha eguali, riuscendo a esprimere la ricchezza di un popolo e della sua storia inimitabile, anche tra pentole e fornelli.
Ecco perché sapersi destreggiare in cucina è una caratteristica che accomuna milioni di persone in tutta Italia e, complice la diffusione degli ultimi anni di numerose trasmissioni TV, ormai è diventato un trend consolidato. Per essere una brava cuoca o un bravo cuoco, però, non è sufficiente preparare al meglio le ricette che si possono trovare su siti specializzati come www.foodiez.co.it, ma bisogna essere in grado di coniugare le esigenze di un palato ricercato a quelle dell’economia domestica, per evitare sprechi tanto nelle materie prime che nell’energia per realizzare i propri manicaretti. è necessario saper cucinare, ma con intelligenza.
Elettrodomestici a basso consumo di energia
Per prima cosa, è fondamentale poter contare su elettrodomestici all’altezza della situazione. Come in ogni circostanza, avere a disposizione la giusta strumentazione è necessario per poter lavorare nel migliore dei modi, in tutta sicurezza e, in questo caso, anche con un occhio allo spreco di energia. Se si passa molto tempo ai fornelli, per diletto o necessità, è importante poter contare su un’attrezzatura che riduca al minimo i consumi e che sia in grado di ottimizzare i procedimenti non solo di cottura, ma anche quelli accessori, come quelli legati alla conservazione del cibo (frigoriferi, congelatori) o il lavaggio delle stoviglie.
Attenzione ai particolari che fanno risparmiare tempo ed energia
Sapersi destreggiare in cucina vuol dire anche ottimizzare i tempi e, di conseguenza, ridurre i costi: un modo di ragionare che si traduce non solo in un dispendio inferiore di energia, ma anche in piccole azioni per ottenere lo stesso risultato con meno fatica. Per fare un esempio, per facilitare la cottura di patate, zucche e ortaggi in generale, è conveniente sminuzzarle in pezzi più piccoli: si cuoceranno prima, con un vantaggio anche per la bolletta del gas. Allo stesso modo, è importante fare sempre attenzione a coprire le pentole con il coperchio, per evitare un’inutile dispersione di energia.
La pasta e la cottura passiva
L’Italia è il paese al mondo dove si consuma più pasta: 23,5 kg pro capite ogni anno. Seguono staccate la Tunisia, con 17 kg e il Venezuela, con 15 kg. è evidente che gran parte dell’energia consumata dalle cuoche e dai cuochi del nostro paese, sia impiegata per cucinare questo alimento in centinaia di ricette diverse. C’è un modo, però, per cercare di limitare i costi di gas ed elettricità: la cottura passiva. Si calcola 1 litro d’acqua ogni 100 grammi: una volta portata a bollore e salata, si cala la pasta lasciando il fuoco acceso per circa 2 minuti.
In seguito, una volta mescolata per evitare che si attacchi sul fondo, si spegne il fuoco senza rimuovere il coperchio e si attende il tempo indicato dalla casa produttrice. Un meccanismo che funziona: è stato dimostrato che la pasta per cuocere non ha bisogno di 100 gradi, ma ne sono più che sufficienti 80. Una strategia che fa risparmiare dunque circa dieci minuti di gas ogni volta che si cucina la pasta. Il conteggio a fine anno? Secondo lo studio di Pastai Italiani di Unione Italiana Food, sono 44,6 chilowattora, 69 litri d’acqua q 13,2 kg di CO2 in meno.
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